I pensieri Blu, Indaco e Viola

Ogni colore è una forma sottile di luce che agisce   dall’esterno e dall’interno. Ci sono, perciò, colori interni e colori esterni.
I colori esterni li condividiamo con il mondo esterno: quelli che ci vengono dalla luce del sole, dai cibi, dai fiori, dalle lampade colorate, dai colori stampati sui tessuti o dipinti su pareti, mobili, oggetti.  I colori interni nascono dai nostri pensieri, dalle emozioni, dai desideri, dai sentimenti, azioni e passioni.
In ogni goccia d’acqua, come in ogni cellula, il nucleo interno è formato dal viola, dall’indaco e dal blu, mentre i cerchi esterni sono formati – in progressione – dal verde, dall’arancione, dal giallo e dal rosso che chiude l’ultimo cerchio esterno.
I colori interni corrispondono ai colori superiori e sono quelli che determinano grandi guarigioni e prodigi, attraverso un salto di consapevolezza.
I colori esterni sono gli inferiori e corrispondono ai primi tre chakra. Rappresentano la vitalità, la forza, il nostro potere nel mondo fisico in genere.
Per ottenere risultati straordinari è necessario potenziare il colore e per ottenere cose straordinarie è necessario innalzare la mente e sintonizzarla sullo straordinario. In tal caso in pochi minuti accade il miracolo. Perché questo accada bisogna spostarsi dai comuni pensieri e ricordi cristallizzati quindi morti e privi di energia, a pensieri di una più elevata consapevolezza, capaci di rigenerare, guarire, tornare indietro nel tempo. Cioè pensieri blu, indaco, violetto. Ma anche i gialli, gli arancioni e i rossi, una volta resi sottili, possono fare gli stessi prodigi. L’importante è lavorare i colori, raffinarli, assottigliarli, liberarli dalle scorie e  dall’opacità, farli diventare luce pura e trasparente attraverso i pensieri, le emozioni, i sentimenti, le azioni.
Solo muovendo e lavorando consapevolmente i colori col pensiero, dall’interno verso l’esterno e dall’alto verso il basso, si verificano guarigioni istantanee o qualsiasi altro prodigio.
Ma come si fa a sapere se un pensiero, un ricordo, un sentimento, un’emozione sono morti, cristallizzati, privi di salute e di energia?

E’ molto semplice.

Se i pensieri  danno tensione, angoscia, rancore, fastidio, voglia di ferire, desiderio di vendetta o qualsiasi altro sentimento meschino che non ci fa star bene e non ci innalza, allora si tratta di pensieri sbagliati o di ricordi distorti. Da buttare via subito! Nascono in noi dalla mancanza di luce ! Sono pezzetti di passato o di presente vissuti in uno stato di coscienza inferiore. Può anche succedere di trovarci dinanzi a persone che pensano e vivono con la consapevolezza inferiore e sentire fastidio. Ma in casi del genere se si ha luce sufficiente, non si lascerà mai andare a bassezze. Meglio allontanarsi e aspettare che l’altro evolva. O non pensarci più, dopo aver inviato su quella persona un pensiero di luce.

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